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Le Difficoltà nelle Relazioni
Le difficoltà nelle relazioni non sono mancanze da correggere, ma segnali di parti di noi che si sono adattate a esperienze relazionali passate, spesso dolorose. Alcune parti si chiudono per proteggersi, altre diventano ipervigilanti o compiacenti per evitare il rifiuto. Nel lavoro terapeutico esploriamo con delicatezza queste dinamiche: le riconosciamo, ne ascoltiamo il senso profondo, e favoriamo un dialogo interno più integrato. Questo processo farà si che le relazioni possano trasformarsi da minaccia a possibilità.
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La Timidezza e la Bassa Autostima
Quando ci sentiamo “meno” degli altri, quando la voce interna ci critica o ci dice che non valiamo abbastanza, spesso non è il nostro sé adulto a parlare, ma parti più giovani che hanno interiorizzato messaggi svalutanti. La timidezza può diventare una corazza, la bassa autostima una lente distorta con cui guardiamo noi stessi. Il nostro obiettivo sarà riconoscere queste voci interiori non come nemiche, ma come strategie apprese per proteggersi. La terapia diventa così uno spazio in cui riscoprire il proprio valore e costruire un rapporto più gentile con sé stessi.
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La Dipendenza Affettiva
Nella dipendenza affettiva non c’è debolezza, ma la voce di parti che hanno imparato a sopravvivere legandosi all’altro a ogni costo. Sono parti che temono l’abbandono, che confondono amore con fusione, che si sentono vive solo nella relazione. Attraverso il lavoro terapeutico, esploriamo insieme questi legami interiori, riconoscendo i bisogni originari che li alimentano. La terapia aiuta a trasformare la dipendenza in autonomia emotiva, restituendo alla persona la possibilità di stare in relazione senza perdersi.
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Il Sostegno alla Genitorialità
Essere genitori può risvegliare parti profonde di noi: il desiderio di proteggere, ma anche paure, insicurezze, o antiche ferite. A volte, nel tentativo di essere “i genitori che avremmo voluto avere”, ci troviamo sopraffatti o in conflitto con noi stessi. Attraverso il lavoro di consulenza, accompagno i genitori a riconoscere le proprie dinamiche interne, ad ascoltare con cura sia i bisogni del bambino che quelli del proprio sé. Il sostegno alla genitorialità non è un insieme di istruzioni, ma un percorso di consapevolezza che rende più saldo e autentico il legame con i figli.
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La Depressione
La depressione non è solo tristezza o mancanza di energia: è spesso il segnale di parti interiori che si sono spente per proteggerci dal dolore, dalla delusione o dal senso di impotenza. Dietro al vuoto, alla perdita di interesse o al senso di colpa, vivono emozioni antiche che non hanno trovato spazio per essere espresse, per essere vissute. Con il lavoro terapeutico possiamo dare voce a questi aspetti silenziati, comprenderli e reintegrarli. È così che la vitalità, poco a poco, può tornare a farsi sentire.
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L’Ansia
L’ansia non è un nemico da combattere, ma un messaggio urgente di parti interne che si sentono in allerta, come se qualcosa potesse andare storto da un momento all’altro. Sono parti che hanno imparato a prevedere il pericolo per proteggerci, anche quando il pericolo non c’è più. Possiamo esplorare insieme queste voci interne con curiosità e rispetto, aiutando il sistema mente-corpo a ritrovare sicurezza e stabilità. L’ansia, allora, può perdere la sua forza paralizzante e lasciare spazio a una nuova fiducia nel presente.
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